FONTANELLO ‘CONTEMPORANEO’ (SIC!) IN PIAZZA DEL CARMINE A FIRENZE

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Nel mentre proseguono i lavori per il rifacimento di Piazza del Carmine (con risultati che si prefigurano sconfortanti), le autorità cittadine hanno dato il loro benestare a un concorso per progettare e installare, nella medesima piazza, un fontanello di acqua potabile. Niente da dire sull’intrinseca utilità di una possibile risorsa idrica in un pregevole luogo urbano, quale Piazza del Carmine, che in Oltrarno polarizza le attenzioni e le fruizioni di chi malgrado tutto continua ad amare Firenze, considerandola una città impossibile da non ammirare.

Tuttavia, anche chi non è uno specialista di architettura o di urbanistica dovrebbe sapere che quando si progetta qualsiasi opera sono da considerarsi attentamente tutti gli aspetti che la compongono e che la rapportano al contesto. Ciò per non rischiare di accorgersi con ritardo di aver tralasciato qualcosa di importante, esponendosi addirittura alla costrizione di dover disfare ciò che si è appena finito di fare, come accade spesso in Italia, con perdite di tempo e aggravio di costi.

Nel caso di una piazza, gli aspetti da considerare con le dovute attenzioni sono tra gli altri le viabilità, le pavimentazioni, l’impiantistica di vario tipo, gli eventuali arredi e corredi vegetali, i complementi funzionali, i sottoservizi, le modalità fruitive, le percezioni visive, etc. In Piazza del Carmine, purtroppo, non si tenne conto a tempo debito della primaria necessità di prevedere una fonte d’acqua potabile, pertanto ci si trova solo adesso, a lavori in corso e a pavimentazioni eseguite, nella problematica situazione di dover porre rimedio. La qualcosa, ovviamente, comporta non solo maggiori oneri economici, ma anche maggiori dubbi in merito al risultato estetico che il fontanello dovrebbe apportare alla celebre piazza antistante la chiesa e il convento dei Carmelitani.

Da quanto si apprende, l’iniziativa è ascrivibile alla ATI (Associazione Temporanea di Imprese) che si è aggiudicata l’appalto, la quale ha fissato un costo massimo di 39.000 euro per la realizzazione del fontanello, più altri 6.000 euro di premi ai vincitori del concorso, per un totale di ben 45.000 euro (che non si sa da dove proverranno essendo difficile pensare che imprese private sborsino soldi senza avere qualcosa in cambio). Si apprende altresì, dai resoconti di stampa, che nelle intenzioni dei promotori il fontanello dovrebbe costituire un “segno di contemporaneità” (sic !). La qualcosa desta ancora più allarme visto che l’enorme opera di Urs Fischer, che per mesi ha dominato la Piazza della Signoria, ha dimostrato più che vistosamente come possa tradursi l’aspirazione a inserire un “segno di contemporaneità” nei contesti “storici”.

C’è da paventare anche in Piazza del Carmine un qualcosa di altrettanto espressivo del penoso complesso di provincialismo che continua ad affondare la città di Firenze in uno stato di diuturno avvilimento ???

EMas – 16 marzo 2018

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