PROFILO

EMas (Emanuele Masiello), fondatore e direttore del sito, si laurea in Architettura presso l’Università di Firenze, svolgendo una tesi in materia di storia urbana. Dopo aver conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di architetto, conclude il dottorato di ricerca triennale in ‘storia dell’architettura e dell’urbanistica’, presso il Politecnico di Torino  con una tesi sull’architettura rurale. Subito dopo, si perfeziona in ‘conservazione dei beni culturali’, con una tesi sulla casa-studio di Leonardo Ricci a Monterinaldi (FI). Successivamente, inizia a dedicarsi all’architettura contemporanea, ricevendo dall’Università di Firenze molteplici incarichi di professore titolare di corsi completi di insegnamento. Dal 1999 è assunto stabilmente – come architetto direttore, poi architetto direttore coordinatore, poi funzionario architetto AIII\F5 – nel Ministero per i Beni e le Attività Culturali, prestando servizio in vari uffici, quale da ultimo la Soprintendenza di Firenze dove svolge molteplici incarichi istituzionali come quelli di responsabile per la tutela culturale e paesaggistica di vari territori comunali (che importanti complessi monumentali quali l’Abbazia di Vallombrosa,  le Gualchiere di Rèmole, il Castello di Sammezzano), di responsabile del servizio educativo, etc.

Come architetto ha progettato, diretto e supervisionato numerosi interventi, tra cui i seguenti:   Restauro e risistemazione del sito sito archeologico delle “Grotte” nel Parco di Baratti-Populonia – LI (2004-05); Restauro e riallestimento della Sala IX e della Sala X del Museo Archeologico Nazionale di Firenze (2004-06); Riallestimento dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze (2007-09) che ha ottenuto il Premio 2011 dell’European Museum Academy; Restauri conservativi della Pieve di San Bartolomeo a Pomino – FI  (2007-11); Restauri conservativi dell’Abbazia di Vallombrosa – FI (2007-12).

In qualità di relatore o curatore ha partecipato a conferenze, convegni, giornate di studio, etc., con numerosi interventi comunicativi quali i seguenti: Approcci metodologici e critici alla storia dell’architettura (2008); Maestri dell’architettura contemporanea (2011); Architetture e contesti paesaggistici (2012); La musealizzazione di edifici tutelati nei documenti d’archivio della Soprintendenza di Firenze (2014); La conservazione del patrimonio architettonico quale fondamento per la tutela e la valorizzazione (2014); Walter Di Salvo e la creazione di Punta Ala (2014); La tutela dei Beni Culturali in Italia (2017); Le Gualchiere di Rèmole \ Presente e futuro di un monumento fiorentino di archeologia industriale (2018); L’opera edificatoria di Cosimo I de’ Medici e la sua eredità (2019).

Nell’ambito dell’attività di docente e di promozione conoscitiva dell’architettura ha anche organizzato e condotto numerose visite guidate in Italia e all’estero, quali quelle di seguito indicate: Architetture contemporanee a Berlino e in Germania (più volte); Architetture contemporanee a Basilea e dintorni (2008); Opere di Giovanni Michelucci a Firenze (2011); Raffaello Fagnoni e la Scuola di Guerra Aerea alle Cascine (2015); Beni storico-artistici d’epoca cosimiana a Firenze e dintorni (2019).  Altre visite guidate, in qualità di ‘esperto’, hanno riguardato l’ideazione e realizzazione di documentari televisivi su opere quali: il Museo Stibbert a Firenze; la Villa-Castello di Sammezzano a Reggello (FI); la Villa-Castello di Acquabella a Reggello (FI); la Villa di Poggio Reale a Rufina (FI); la Cittadella di Loppiano a Incisa Valdarno (FI); le Gualchiere di Rèmole a Bagno a Ripoli (FI); Il Cimitero della Misericordia a Figline Valdarno (FI).

Tra le principali pubblicazioni di cui è stato autore figurano: Il padiglione della Polonia all’Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi del 1925 (1997); Architetture di Leonardo Ricci in Toscana (1999); L’architettura nei periodici umoristici e satirici del Ventennio (2000); Il Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro – VE (2004); Architetti e ingegneri del Ministero delle Comunicazioni (2004); Il giardino del Palazzo della Crocetta a Firenze e la sua musealizzazione archeologica (2006);  La Villa Medicea di Lappeggi \ Fasti e vicissitudini di un capolavoro umiliato (2010);  La Villa-Castello di Sammezzano \ Un capolavoro da tutelare e valorizzare (2014); Suggestioni futuristiche nell’architettura del Novecento (2014); La politica architettonica e urbana di Cosimo I de’ Medici nel contesto delle sovranità europee (2019).

Nel 2019 è stato insignito del Premio Nazionale Umberto Zanotti Bianco per alti meriti nel campo della tutela dei beni culturali e paesaggistici.

Attualmente, continua a occuparsi di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico, impegnandosi nel contrastare con forza gli scempi e gli orrori che deturpano un po’ ovunque l’Italia e le sue speranze di riscatto culturale.